> > La Manovra è stata approvata, adesso sotto con la Fase Due

La Manovra è stata approvata, adesso sotto con la Fase Due

default featured image 3 1200x900

Nella serata di ieri, dopo l'approvazione da parte del Senato, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto riguardante la Manovra predisposta dal Governo Monti per andare incontro alle richieste dell'Europa e rimettere in carreggiata i disastrati conti statali. Come mes...

Nella serata di ieri, dopo l’approvazione da parte del Senato, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto riguardante la Manovra predisposta dal Governo Monti per andare incontro alle richieste dell’Europa e rimettere in carreggiata i disastrati conti statali. Come messo in rilievo da molti osservatori, essa è costituita soprattutto da nuove tasse, che pesano sulla correzione da 20 miliardi che ne risulta, per circa il 90%. A certificare questo dato di fatto, è lo stesso Governatore della Banca d’Italia Visco, secondo il quale la pressione fiscale, per effetto del provvedimento, salirà verso il 45%. Tra le tante misure predisposte, è da ricordare l’arrivo della Super Imu, costituita dal ritorno dell’Ici sulla prima casa e dall’aumento delle basi imponibili (10 miliardi), provvedimento oggetto di forti polemiche e che ha provocato la furiosa reazione della Lega. Proprio all’interno del Carroccio, si sono levate alcune voci che arriverebbero a proporre l’obiezione di coscienza da parte degli amministratori leghisti verso una tassa che del resto era prevista all’interno dei decreti sul Federalismo fiscale. Altro provvedimento sgradito agli italiani, che già sono costretti a pagare uno sproposito al riguardo, è l’aumento che deriverà per il prezzo della benzina, che dovrebbe apportare circa 5 miliardi all’erario. Per non parlare dell’altro provvedimento simbolo di questa Manovra, la riforma delle pensioni con l’abolizione di fatto dell’anzianità e la soglia fissa di 41-42 anni al di sotto della quale non si potrà più uscire. La parte più controversa del capitolo pensionistico è però il blocco delle indicizzazioni per i trattamenti sopra i 1.400 euro, parzialmente mitigato dopo la prima ipotesi che fissava la soglia di esenzione dal blocco sotto i 1.000 euro.
C’è però un capitolo che è passato abbastanza inosservato, ma che, all’atto pratico, potrebbe incidere moltissimo su una situazione estremamente problematica come quella dell’Italia, ed è quello riguardante l’aumento dell’IVA. Per il quale bisogna fare un passo all’indietro. Infatti, già Tremonti, ad agosto, la aveva aumentato di un punto, portandola al 21%, con il risultato che è stato certificato dall’Istat, secondo il quale l’inflazione, a novembre, si sarebbe attestata al 3,3%, assestando pesanti colpi alle buste paga, aumentate mediamente del 1,5%. Se si pensa che per effetto di questa manovra, l’imposta sarà aumentata ad ottobre di altri due punti, si può comprendere la preoccupazione con cui si guarda ad un evento che potrebbe trasformarsi in una vera bomba ad orologeria per i conti familiari. In definitiva, una manovra lacrime e sangue, cui gli italiani sono costretti ad assoggettarsi, per mancanza di alternative. Resta solo da sperare in una fase due che riesca veramente a suscitare quello sviluppo di cui si continua a parlare e che, ad oggi, sembra ancora un miraggio.

Mario Monti